Descrizione
Parco archeologico di Segesta biglietto ingresso con cartolina digitale
Voucher per l’ingresso al Tempio e parco archeologico di Segesta
RICHIEDI SUBITO INFO PARCO ARCHEOLOGICO DI SEGESTA BIGLIETTI D’INGRESSO CON CARTOLINA DIGITALE
- Acquistando il voucher per Parco archeologico di Segesta biglietto ingresso con cartolina digitale valido anche per il mese di Agosto puoi effettuarlo nel giorno prescelto e goderti in tutta libertà tutte le meraviglie senza limiti negli orari previsti nel giorno specifico di accesso.
- pagamento on line come funziona:
- Una volta completato l’acquisto riceverai il voucher in formato PDF. Il voucher con sconto rispetto al prezzo ufficiale praticato è acquistabile solo online. Non serve un codice sconto o coupon ti presenti direttamente all’esperienza con codice qr. ,
Il voucher è utilizzabile e trasferibile ( es regalo) e soggetti al regolamento di utilizzo dell’esperienza. - Il voucher non è rimborsabile e deve essere presentato direttamente ai tornelli d’ingresso.
- La validità del voucher non potrà essere modificate né protratta.
- E’ necessario stampare il voucher o presentarlo su smartphone.
Tutti i nostri prodotti sono acquistabili anche con Ticket Welfare. se vuoi acquistare in questo mondo mandaci un’email qui o chiama al n. 333.3216400 anche whatsapp
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Visita il famosissimo Parco Archeologico di Segesta in Sicilia con questo biglietto d’ingresso salta fila prioritario. Ammira monumenti iconici come il tempio dorico e il Teatro di Segesta.
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Goditi le viste panoramiche del Tempio di Segesta e Selinunte. Affascinati ripercorrendo la storia della Sicilia lasciandoti trasportare all’antica epoca elima al Parco Archeologico di Segesta. Ammira viste panoramiche mozzafiato dalle pendici del Monte Barbaro, in Sicilia sfruttando al massimo il tuo tempo al parco archeologico con l’ingresso salta fila prioritario. Ammira i monumenti iconici di Segesta, incluso il Tempio Dorico, con i tuoi occhi immergendoti nella storia della zona e scopri le sue origini controverse.
LA TUA ESPERIENZA: viaggio tra le rovine archeologiche di Segesta con ingresso prioritario al Parco Archeologico. Scopri l’immenso patrimonio artistico e archeologico della Sicilia mentre esplori la più importante città elima della regione. Inizia dal tempio dorico e fatti strada attraverso la valle, passando accanto a diverse fortificazioni lungo il percorso, tra cui una chiesa del XV secolo, un forte medievale, un castello, una moschea e il teatro perfettamente conservato. Imparerai anche le origini controverse e la vera età del sito. Termina la tua visita con una vista panoramica della Sicilia dalle pendici del Monte Barbaro. Immortala la tua visita e rendi i tuoi amici o la tua famiglia verdi di invidia inviando loro una Pemcard, una foto digitale che puoi inviare come una vera cartolina in qualsiasi parte del mondo.
Cosa è incluso
- Voucher da convertire alle casse con biglietto d’ingresso saltafila
- Cartolina digitale
PARCO ARCHEOLOGICO DI SEGESTA: la leggenda narra che Segesta fu fondata dagli scampati alla guerra di Troia guidati da Enea, il quale, prima di approdare a Roma, vi lasciò una cospicua colonia di suoi concittadini, tra i quali il vecchio padre. Leggenda a parte, la ricerca archeologica ancora agli inizi non ha verificato con chiarezza l’esistenza di chiari legami culturali fra questa città ed il mondo elimo in generale, e alcune aree dell’Asia Minore. Gli Elimi furono, comunque, un popolo estremamente raffinato e per questo soggetto agli influssi dominanti della cultura greca siceliota, ma non in posizione subalterna, come tutte le popolazioni cosiddette indigene della Sicilia. Gli Elimi mantennero rapporti con le civiltà limitrofe, ma cercando di avere sempre una autonomia che li portò a contrastare con i Greci in alleanza con i Punici e con questi ultimi in alleanza con Roma. Segesta ben presto divenne una potente città che ebbe, pertanto, un rapporto quasi sempre conflittuale con Selinunte, forse anche per le rispettive posizioni geografiche contraddittorie. Fu per questa sua posizione politico-militare che ebbe rapporti quasi sempre amichevoli con i Punici. Ma, molto saggiamente, intuendo la nascente potenza romana, passò prestissimo dalla parte dei Romani, nel 260 a.C.. Fu grazie a questa mossa politica ed in nome delle comuni origini troiane che i Romani la esentarono dal pagamento di tributi e le diedero, inoltre, una certa autonomia politica e di controllo territoriale.
Gli elementi più significativi di Segesta sono il teatro, il tempio ed il santuario di contrada Mango. Essi rappresentano ovviamente le funzioni del culto, delle rappresentazioni e della politica.
MONUMENTI DI SEGESTA: delle altre componenti della città si conoscono le mura con l’articolata Porta di Valle, alcuni quartieri residenziali e alcuni monumenti pertinenti Segesta medievale (mura, castello, moschea e borgo sommitale) Il teatro fu costruito o intorno alla metà del IV o nel II sec.a.C. (vi sono due teorie al proposito) in quel punto per le intrinseche qualità panoramiche dell’area cacuminale del monte Barbaro. Nel sito del teatro si trovava una grotta con materiale dell’età del bronzo, successivamente inglobata nella costruzione. E’ curioso notare che lo stesso fenomeno sia avvenuto in occasione della costruzione del teatro di Siracusa. Il tempio, di tipo dorico, sorgeva in una suggestiva posizione extra-urbana, su un poggio ben visibile anche da lontano. La sua struttura lievemente diversa dai templi greci canonici, l’assenza di ogni struttura interna (cella, adyton etc.) e il suo essere in una città non greca, hanno generato un dibattito acceso fra gli studiosi. Alcuni pensano che si tratti di un prodotto di tipo greco per un culto greco. In tal senso le anomalie riscontrate non avrebbero alcun peso e la cella, al suo interno, sarebbe stata indiziata al livello di fondazioni essendo, per questi studiosi, il tempio un’opera non finita. Altri, invece, dicono che si tratta di un semplice recinto sacro a cielo aperto per un culto non greco. La mancanza di cella e tetto sarebbero fattori conseguenti all’adozione di un modello greco soltanto nel suo aspetto esteriore e formale. Sarebbe logico pensare che la vicinanza delle città greca, prima fra tutti Selinunte, abbia generato l’idea di costruire un grande e vistoso edificio templare alla maniera greca, ma adattandolo alle proprie esigenze di culto ed alla propria cultura.
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