Luoghi e borghi da visitare nel Lazio incantevoli e alle porte di Roma
“Andare alla conquista del territorio, concedersi momenti indimenticabili attraverso storia, cultura , tradizioni, paesaggi e sano divertimento. Sentirsi al centro di tutto spostandosi in pieno relax e tranquillità a piccole dosi… come da sempre si gusta qualcosa di veramente speciale”
LUOGHI DA VISITARE NEL LAZIO: TREKKING NEI MONTI SIBILLINI
Situato nel cuore del centro Italia, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è un vero e proprio gioiello per gli amanti della natura e delle escursioni e a sole due ore e mezza da Roma. Tutto l’anno si può godere della bellezza incontaminata e dei paesaggi mozzafiato che queste montagne tra Marche, Umbria e Lazio hanno da offrire. Per chi ama le lunghe passeggiate nei boschi di faggio, dalle colline alle vette, il sentiero dei Sibillini offre un’esperienza unica di primavera e l’arrivo dei fiori. Tra marzo e giugno le cime più alte sono ancora dipinte di bianco e le temperature sono più miti. Si possono infatti apprezzare appieno i sentieri che si snodano tra le valli e le vette del Parco, dimora di numerose specie animali protette, tra cui il lupo appenninico e l’antilope appenninica, ed eventualmente assistere allo straordinario fenomeno della fioritura primaverile.
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L’ANELLO DEL MONTE SIBILLA
La Sibilla, la montagna regina dell’omonima catena montuosa, prende il nome dalla leggenda che circonda queste terre dove da sempre il mistero, la magia e le narrazioni popolari si accompagnano a vicenda. Si racconta che la Sibilla dell’Appenino risiedesse proprio all’interno di una grotta sulla montagna che oggi porta il suo nome. Della Sibilla scrissero in tempi antichi in molti, tra cui Andrea da Barberino nel suo Guerrin Meschino (1409). Il francese Antoine de la Sale che nel 1420 visitò la grotta, raccontando poi di aver trovato una stanza con dei cunicoli che si sviluppavano verso l’interno della montagna.
La grotta, crollata dopo tentativi di studio più o meno scientifici negli anni Sessanta, sigilla dunque al suo interno i suoi misteri. Adesso se ne possono osservare i residui più superficiali in un giro ad anello lungo tutto il Monte Sibilla.
Partendo dal Rifugio Sibilla si imbocca il sentiero ufficiale E10 che circonda la montagna. Non è un sentiero facilissimo e richiede un po’ di esperienza di passeggiate in montagna e impiega circa 4 ore. Vista la quota della Sibilla (2173m) è consigliabile aspettare la tarda primavera, quando ormai la neve sarà sciolta e le temperature più piacevoli, è inoltre importante portare una giusta quantità d’acqua vista la scarsità di fonti.
TREKKING DEL MONTE BOVE
Al centro della catena dei Monti Sibillini si trova il Monte Bove. Una montagna molto particolare e diversa dalle vette erbose e dalle marcate linee che lo circondano come la Priora e la Sibilla. Il Monte Bove, con le sue larghe e alte pareti calcaree, è da sempre una meta apprezzata da alpinisti e scalatori, ma offre anche dei sentieri per trekking impegnativi e mozzafiato. Durante queste esperienze, con un po’ di fortuna, si possono incontrare i camosci appenninici arroccati sulle pareti rocciose. I camosci appenninici sono stati reintrodotti negli ultimi anni e sono una delle specie più rare e protette d’Europa, rendendo il trekking del Monte Bove una delle esperienze più belle per gli appassionati di fauna montana.
Il sentiero ufficiale del parco è denominato E8 e parte dal paese di Frontignano. Si tratta di un percorso di circa 5 ore per escursionisti esperti, con un dislivello totale di oltre 1200m. E’ quindi richiesta una buona forma fisica, una buona esperienza nei trekking in montagna e un po’ di fatica (e tanta acqua) che verranno però ripagate con una bellissima vista sul versante occidentale dei Monti Sibillini. In ogni caso, c’è sempre la possibilità di organizzare dei tour con le esperte guide del Parco.
IL SENTIERO NATURA DEL LAGO DI FIASTRA
Il lago di Fiastra è situato nella parte più a nord del Parco; bacino artificiale formato negli anni Cinquanta per la produzione di energia idroelettrica. Oggi è una meta apprezzata dai turisti di tutta Europa alla ricerca di pace e tranquillità. Il lago è balneabile, caratterizzato da un colore azzurro intenso e sponde rocciose, è circondato da colli e monti sui quali si sviluppano dei sentieri che permettono di ammirarlo in un percorso a partire dalla frazione di San Lorenzo al Lago. Da lì, un sentiero alla portata di tutti e ben segnalato porta alla diga in circa un’ora e mezza.
Una volta arrivati le possibilità non si esauriscono, anzi, si triplicano. Si può infatti tornare indietro lungo lo stesso percorso, oppure si può attraversare la diga in direzione delle Lame Rosse, delle incredibili e sceniche formazioni di arenaria rossa. In alternativa si può salire verso il belvedere della Ruffella che svetta verticalmente sopra il lago. Se si affronta il percorso in tarda primavera è una buona idea portarsi un costume da bagno e un telo, non si sa mai se alla fine della gita e con il favore del caldo non possa venirci fuori un tuffo nel lago!
LA BELLEZZA DEI PRATI DI RAGNOLO
A poca distanza dal lago di Fiastra, salendo verso le montagne, si trovano i Prati di Ragnolo. Un largo altipiano erboso a circa 1500m di quota, famoso per le ciaspolate invernali e per lo snowkite. In primavera i Prati offrono un coloratissimo spettacolo quando l’intera distesa diventa una tela verde dipinta dalla fioritura di oltre cinquanta specie di orchidee selvatiche.
Passeggiando lungo i sentieri dei Prati si possono poi raggiungere i due punti più alti dell’altopiano. Punta del Ragnolo e Pizzo di Meta a 1576m da dove si può osservare perfettamente la Valle del Chienti e, con l’ausilio di una bella giornata, arrivare a vedere il Conero e il Mar Adriatico (e qualcuno ci potrebbe giurare, anche la Croazia.) I sentieri sui Prati di Ragnolo sono facili e per tutti e un giro ad anello si completa in 2-3 ore.
E’ importante ricordarsi che la flora del Parco è protetta. Oltre ad essere un buon segno di civiltà, è anche proibito calpestare o raccogliere i fiori e che bisogna sempre rimanere sui tracciati dei sentieri.
LA GOLA DELL’INFERNACCIO
Con un nome così qualcuno si chiederà che brutte sorprese può nascondere questa gola scavata dal fiume Tenna fin dentro il cuore dei sentieri dei Sibillini. Ebbene, nessuna brutta sorpresa, si pensa infatti che il nome sia ispirato all’imponente fruscio dell’acqua che scorre e si scontra con le pareti della gola. Ma anche questo luogo porta con se un carico di leggende e narrazioni popolari: le leggende tramandate di generazione in generazione raccontano infatti che in questa sinistra gola le ancelle della Sibilla scendessero dal Monte Sibilla per danzare con i pastori dando vita al Saltarello, una danza tipica delle Marche.
Per accedere al sentiero si parte da Rubbiano e una volta lasciata la macchina ci si addentra verso l’Infernaccio, passando dentro un bosco adagiato tra le due ripide pareti della gola. A causa del sisma del 2016, il sentiero si interrompe e non è possibile continuare lungo quella che una volta era un’importante via di commercio tra la Val Nerina e Ascoli, ma è invece possibile salire lungo il versante nord della gola per raggiungere l’eremo di San Leonardo. Il percorso è adatto a tutti, sebbene sia necessaria un po’ di preparazione fisica e si cammina per circa 4 ore. È importante controllare sempre sul sito del Parco lo stato di apertura dei sentieri dei Sibillini, che a seguito del terremoto del 2016 hanno subito variazioni o sono oggetti a chiusure temporanee o definitive.
VALMONTONE AL CENTRO DI TUTTO!
Come avete potuto constatare, nel raggio di una media di 30-40 Km c’è un mondo da scoprire. Il vantaggio di alloggiare a Valmontone e dintorni è quello di essere al centro di tutto, ovvero di avere tutte le località, più o meno alla stessa distanza. Così viaggiare è davvero qualcosa di speciale.
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Luoghi e borghi da visitare nel Lazio è un progetto di Valmontone Family Welcome. Ideale per la tua vacanza intrisa di storia, archeologia, tradizioni, paesaggi, emozioni e cultura anche enogastronomica nel territorio del Lazio