Luoghi e borghi da visitare nel Lazio incantevoli e alle porte di Roma
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LUOGHI DA VISITARE NEL LAZIO:IL SANTUARIO MADONNA DELLE CESE PERLA DEL LAZIO
Perfettamente integrato nella tradizione e nei paesaggi ecco un panorama mozzafiato che vi stupirà. Borghi, viuzze e angoli caratteristici caratterizzano il Lazio evidenziandone chiese e santuari che vi si trovano incastonati . Il Santuario Madonna delle Cese è una di queste meraviglie ed è caratteristico perché perfettamente integrato in una grotta che rende la sua bellezza, unica. Rappresenta il segno dell’apparizione di Maria al mistico eremita che viveva all’interno della grotta a Sud della Certosa, scendendo verso il torrente Cosa. E’ possibile giungere al santuario principalmente in due modi: passeggiando tra i boschi o per mezzo di una comoda mulattiera. Oltre al Santuario, i visitatori troveranno anche un complesso di edifici formato da una piccola chiesa e l’alloggio del custode. A monte della grotta, invece, vi è una sorgente di acqua limpida ritenuta miracolosa dai fedeli che spesso arrivano lì in pellegrinaggio.
IL SANTUARIO NELLA ROCCIA
L’orrore e la selvaggia bellezza della regione alpina intorno alla Certosa di Trisulti, la mistica solitudine è da sempre un potente richiamo per le anime che bramano ritirarsi nella preghiera e nella meditazione della verità eterna. Di conseguenza, nel corso dei secoli sono sorti numerosi monasteri, il più famoso dei quali rimane il SANCTUARIO DELLE CESE, la cui storia è strettamente legata a quella della Certosa. Il nome deriva dalla tradizione dell’unità, conosciuto come santuario in un luogo comunemente detto “CESA” (luogo sgomberato abbattendo alberi e arbusti), derivato dal latino “CAEDO”, che significa abbattere. Nasce in una grande grotta a sud della Certosa e sfocia nel torrente Cosa. Facilmente raggiungibile in breve tempo tramite comode mulattiere. Cappelle con ambienti annessi compongono il complesso. A monte della grotta scorre una pozza d’acqua limpida, che i fedeli attingono con fede, credendola magica.Sulla parete retrostante la grotta stessa, dove ora si può vedere un quadro in maliolica, vi era dipinta a fresco sulla roccia l’immagine della Madonna che, secondo la tradizione parlò all’eremita.Il pio anacoreta riferì al cardinale Lotario dei Conti che quivi dimorava nella sua residenza estiva i desideri della Vergine. Il doto e santo prelato, eletto papa col nome di Innocenzo III si ricordò della richiesta della Madonna ed adempì alla promessa chiamando il novello ordine Certosino e fondare un monastero nelle vicinanze. Intorno al 1600 l’ immagine miracolosa venne staccata dalla parete della grotta e custodita nella Certosa. Attualmente il quadro posto alla venerazione dei fedeli rappresenta la Vergine del Carmelo.
IL QUADRO DELLA VERGINE DEL CARMELO
Ammiriamo questa pregiatissima tela del 1600 di buona fattura che è stata in parte ritoccata 8 forse per restauri ) nel passato cosa che ne ha in parte alterato la primitiva bellezza. l piccolo complesso di edifici esistenti furono costruiti intorno al secolo XVIII dai Certosini.
A quale anno risalga la presenza del primo eremita in questa grotta ancora oggi non è ancora chiaro. Si ritiene probabilmente che la sua data di creazione possa risalire intorno all’anno Mille. non era insolito infatti ai tempi che, la credenza in una prossima fine del mondo potesse far insorgere un clima di generale fervore spirituale e favorisse la creazione di luoghi di culto improivvisati. Tuttavia il primo autentico documento riguardante tale eremitaggio è del 1274 ed in esso vi si afferma l’antico culto della Vergine e la altrettanto pia usanza dei fedeli fi fare lasciti e donazioni per detto culto. Molti altri documenti successivi attestano la devozione particolare dei Collepardesi verso la Vergine delle Cese. E’ difficile suscitare nel lettore l’atmosfera mistica arcana del luogo. Immerso nella pace profonda di questi silenzi il giovane cardinale Lotario scrisse quei due meravigliosi libri di ascetica “De disprezzo del mondo” e “Degli angelici cori” che rivelano la grandezza del suo cuore e la sua scienza teologica.
Tra gli elementi di pregio da vedere all’interno del santuario, una tela ad olio della Madonna del Carmelo protettrice dei certosini, visitabile insieme al santuario solo in presenza dei certosini (anche se dall’inferriata sulla facciata è ugualmente possibile contemplarla da lontano insieme agli interni della chiesa).
Il quadro della Madonna diventa protagonista assoluto e viene portato in processione nei dintorni del santuario il giorno dell’8 agosto, data in cui si celebra la festa della Madonna delle Cese che vede la partecipazione di tanti devoti provenienti anche dalle località vicine, che creano un vero e proprio ambiente di festa e spiritualità al tempo stesso.
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