Luoghi e borghi da visitare nel Lazio incantevoli e alle porte di Roma
“Andare alla conquista del territorio, concedersi momenti indimenticabili attraverso storia, cultura , tradizioni, paesaggi e sano divertimento. Sentirsi al centro di tutto spostandosi in pieno relax e tranquillità a piccole dosi… come da sempre si gusta qualcosa di veramente speciale”
LUOGHI DA VISITARE NEL LAZIO: IL CAMMINO DI SAN BENEDETTO
Pieno di musica, teatro e danza, il cammino di San Benedetto affascina allo stesso modo pellegrini e intellettuali, fondendo sacralità, storia, arte e natura. Arte, dramma, un po’ di fede (o curiosità per il mistico), vale la pena visitarlo per ammirare luoghi che tolgono il fiato. Tra piazze barocche, botteghe, spiazzi, resti di ville romane e fortezze medievali. Sono l’ingrediente principale della terza edizione di «Portraits on stage», il primo e unico festival interdisciplinare in programma fino al 9 settembre del prossimo anno. Si svolge nel Lazio attraverso una serie di convegni, spettacoli, concerti e spettacoli di musica, danza e teatro, in tutto il territorio della Valle dell’Aniene. Il programma del festival rievoca e segue in parte il Tao di San Benedetto, guida taoista per Terre di mezzo Editore scritta appena dieci anni fa da Simone Frignani giunto alla quinta edizione.
VIAGGIARE NEL TEMPO A DUE PASSI DA ROMA
Ammiriamo l’arte in cammino. E’ una costola di «Portraits on stage», in programma fino all’1 agosto. E’ parte della tradizione che vede il Cammino di San Benedetto coniugare sacralità, storia, arte e natura, motivo che lo ha reso popolare tra tanti. In questi luoghi fantastici e, per certi aspetti, sconosciuti, ma a soli 50 chilometri da Roma ci sono borghi come Subiaco, Licenza, Gerano, Marano Equo, Cerreto Laziale e Anticoli Corrado. Luoghi ideali per valorizzare arti figurative e arte dal vivo, pronte a parlare alla gente di oggi. Sabato 18 e domenica 19, a Cerreto Laziale e Gerano, due borghi inseriti nel tratto in bici del Cammino di Benedetto, lungo poco più di 300 chilometri e che parte da Norcia (il paese natale di San Benedetto) e arriva a Montecassino (dove il santo è sepolto insieme alla sua sorella gemella, Santa Scolastica).
BRIGANTI E BURATTINI UN MISTERO DA SVELARE
Nella piazza Guglielmo Marconi, nel cuore di Cerreto Laziale, Stalker Teatro presenta «Incontri 2.0», una serie di racconti, tra fatti e persone, ispirati all’Antico Testamento. Alcuni di essi sicuramente molto leggendari: del resto, sono altrettanto leggendarie le gesta del brigante cinquecentesco, Marco Sciarra, il quale assediò il borgo romano. Sciarra era una sorta di Robin Hood del 1500: rubava ai ricchi per donare ai poveri. Di sicuro, nell’assedio, risparmiò, riconoscendolo, Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata, di passaggio da quelle parti. Il giorno dopo, domenica 19, ci si sposta a Gerano, il borgo dell’Infiorata più antica d’Italia e del Museo delle antiche scatole di latta, per «Appeso a un filo», uno spettacolo di marionette (all’interno della sezione, «Il Cammino dei piccoli») in scena in piazza Sebastiano Conca.
PERDERSI NELLE MERAVIGLIE DELLA VALLE DEI PITTORI
Sulle tracce di Benedetto, può capitare di imbattersi nei pittori che scelsero la Valle dell’Aniene, con i suoi bellissimi borghi, per dare nuova linfa all’arte del paesaggio. Parliamo dei pittori della celebre Scuola romana, sviluppatasi a cavallo tra le due guerre mondiali, e al quale si ispira «Struggenti tramonti romani» a cura dell’Accademia di Belle Arti di Roma e dell’istituto musicale Corelli, in programma sabato 25, dalle 18, a Marano Equo, in piazza del Municipio. L’ultima domenica di giugno sarà all’insegna dei burattini. Ma non burattini qualsiasi. A Subiaco («Decima tappa del Cammino e soprattutto luogo fondamentale di San Benedetto, dove vi arrivò da giovanissimo, creando subito una piccola comunità di monaci», spiega Simone Frignani, presidente dell’associazione Amici del Cammino di San Benedetto), al Teatro Narzio, a partire dalle 21, saranno sul palco, per «Vita da burattini», i burattini disegnati da Emanuele Luzzati e realizzati da Bruno Cereseto: un omaggio a Luzzati proprio nel centenario della sua nascita.
UNA VISITA ALLA VILLA DI ORAZIO
Un salto in avanti, fino al 10 luglio, per raccontare di una location che è già tutto un programma. Siamo a Licenza, all’interno del Parco Regionale dei Mondi Lucretili, nella villa di Orazio: «Una casa di campagna donata al poeta delle Satire da Mecenate. Si tratta di un monumento immenso e riconoscibilissimo: dalle antiche Terme alla sala d’attesa», spiega Gloria Sapio. E in questa villa-monumento si svolge «Artemisia Gentileschi, Pittrice- Cronaca di un processo per stupro», lo spettacolo con Elisa Ranucci e prodotto da Pilar Ternera. Ma la Villa di Orazio sarà anche lo spazio nel quale verrà ambientata, il 23 luglio, «La caduta di Troia», a cura di Mautateatro: uno storyboard di Titta Ceccano ispirato al II Libro dell’Eneide.
LA MODELLA PASQUAROSA
Un passo indietro nel tempo, di una settimana appena, per descrivere un’altra leggendaria location del festival: Anticoli Corrado, o il borgo dei pittori e delle modelle. «Qui esistevano, nei primi anni del ’900, ben 64 studi di pittura. Ed è qui che si formarono e decisero di andare a vivere i pittori della Scuola romana: sì, proprio nel paese dei pittori e delle modelle», ricorda Sapio, presentando «Piccolo grande uomo» di e con Tommaso Lombardo, in scena il 17 luglio, in piazza Santa Vittoria. Artisti della fama di Fausto Pirandello, Arturo Martini e Giuseppe Capogrossi vissero per diversi anni ad Anticoli Corrado. E qualcuno decise anche di sposarsi con una delle bellissime modelle del borgo. Pirandello, per esempio, si unì in matrimonio con Pompilia d’Aprile. Alcune di queste modelle, poi, decisero di emanciparsi, diventando delle vere e proprie icone. Come Pasquarosa Beroletti, protagonista dello spettacolo «Pasquarosa. Studio per una pittrice», in programma l’1 agosto, dalle 21, in piazza del Municipio di Marano Equo, scritto e interpretato da Gloria Sapio, insieme a Maurizio Repetta, condirettore artistico del festival.
VECCHIE ABBAZIE E NUOVI MUSEI
«Portraits on stage» proseguirà con «Paesaggi», tra atelier e associazioni locali, l’altro pezzo di un «Cammino laico: quello percorso dagli artisti nel corso del ’700, in occasione del Grand Tour» (aggiunge la direttrice artistica), ma che non avrebbe avuto senso senza un protagonista fondamentale di questi borghi: San Benedetto, la cui «Regola» rimane ancora oggi un punto di riferimento imprescindibile per chiunque desideri trovare il senso della vita anche negli affanni lavorativi di ogni giorno. Magari tra una visita e l’altra al Mao (Museo archeologico oraziano) e al MusAQ, Il museo dell’aquila reale di Licenza. Scoprendo e riscoprendo antiche abbazie abbandonate per secoli. È il caso dell’antica abbazia benedettina di Santa Maria del Piano, all’esterno dell’abitato di Orvinio e riportata al suo antico splendore grazie ai primi dieci anni del Cammino dedicato al Padre dell’Europa. Ma questa è un’altra storia.
Il Lazio è un percorso ritrovato con oggetti unici, custoditi in luoghi altrettanto unici.
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