Luoghi e borghi da visitare nel Lazio avendo come base Valmontone
“Andare alla conquista del territorio, concedersi momenti indimenticabili attraverso storia, cultura , tradizioni, paesaggi e sano divertimento. Sentirsi al centro di tutto spostandosi in pieno relax e tranquillità a piccole dosi… come da sempre si gusta qualcosa di veramente speciale”
IL LAZIO INCANTEVOLE DEI LUOGHI, DEI BORGHI DELLE STORIE E DELLE LEGGENDE
IL LAZIO SEGRETO VI PORTA ALLA SCOPERTA DI LUOGHI INCANTEVOLI E MISTERIOSI
Il Lazio segreto e nascosto è una strada piena di sorprese; guarda indietro a 111 luoghi, portando per la prima volta in primo piano una serie, di cui Roma – una città magnifica, ma per certi versi un po’ goffa – a volte mette in ombra la sua bellezza. Per secoli, al crocevia del Nord e del Sud, non solo dell’Italia ma dell’intero bacino del Mediterraneo, il Lazio è stato un ponte fondamentale dell’anima e della cultura. Pertanto, questa guida cerca di restituire la dignità che merita attraverso il suo carattere, indirizzo insolito e unicità. Da Torre di Cicerone alle cascate del Monte Gelato, dal paese di Pinocchio (e non Collodi) al museo che custodisce i biplani di Gabriele D’Annunzio, al paese fantasma di Monterano (nella foto), adagiato su un colle alle top of Minimi L’Orne è la scena di Ben-Hur, la scena di Blanchardion e del Marchese di Grillo durante le Crociate, ogni tappa è accuratamente descritta. Il Lazio è un viaggio magico ricco di aneddoti e notizie storiche.
Il Lazio è un percorso ritrovato con oggetti unici, custoditi in luoghi altrettanto unici.
Come il documento attestante la diffusione del primo segnale radio nell’etere nel 1903 ad opera di Guglielmo Marconi di Palazzo Altieri di Oriolo Romano. Per non parlare delle divagazioni dedicate (giustamente) alle riserve alimentari: dalla Valle del Bufalo dove si possono degustare le migliori mozzarelle ciociare ai “distillati” in bottiglia di Stimigliano in provincia di Rieti. Non resta che scegliere una destinazione sulla mappa e pianificare un weekend fuori città il prima possibile. Allora forse ti renderai conto che con alcune scoperte personali uniche sul posto, l’elenco dei 111 luoghi speciali della Lazio potrebbe persino allungarsi.
IL GIGANTE DI VALLE FAUL
A Viterbo, nel Parco di Valle Faul, dal terreno del piazzale che ospita il parcheggio affiorano le membra di un gigante in vetroresina color argento. L’enorme scultura, opera dell’artista americano John Seward Johnson, ha anche una versione gemella (in alluminio) che si trova nel Maryland, al National Harbor della contea di Prince George, in riva al mare. Questo lo rende uno dei luoghi più intriganti da visitare nel Lazio.
The Awakening numero 2 – questo il titolo dell’opera di Viterbo – è stata realizzata dallo scultore statunitense nel 2009 in occasione del G8 che si tenne quell’anno a Siracusa e in seguito è stata trasferita nel Lazio
LA BOISERIE DEL PALAZZO ALICHAKIKI
Chi non conosce Palazzo Chigi ad Ariccia? Si trova in uno dei borghi più artistici da visitare nel Lazio. Ha una tale ricchezza di tesori che sembra quasi una destinazione “concessa”. Pochi però ricordano che l’interno di questa dimora aristocratica barocca era rivestito con preziose boiserie storiche in pelle: questi pannelli erano realizzati nella cosiddetta “pelle di Cordoba”, nome derivato da questa particolare manifattura che stava sviluppando la città iberica. Introdotta in Italia dagli arabi, questa carta da parati unica in pelle conciata è goffrata, colorata e talvolta dorata e ne ha l’esempio più completo sopravvissuto a secoli di demolizione a Palazzo Chigi. Ecco perché è raro e, sebbene meno conosciuto, merita sicuramente una visita. Anche perché, come attestano ormai diversi documenti d’archivio, anche Bernini potrebbe essersi rivolto ai “corami” di Palazzo Chigi.
IL BIRDWATCHING AL LAGO LUNGO E AL LAGO DI RIPASOTTILE
Il Lago di Ripasottile e il Lago Lungo , sono due laghi minori che s’ incontrano tra i colli del Velino. Entrambi questi luoghi, sono oramai habitat di uccelli acquatici, sia stanziali che di passaggio. Questi tranquilli specchi d’acqua sono stati creati dagli sbarramenti accumulati dai sedimenti del fiume, che nel corso del tempo hanno dato vito a una vasta area di zone umide e acquitrini.
Quando i Romani conquistarono la regione, si misero subito all’opera per bonificare la palude. Il giovamento fu immediato, come testimonia anche Virgilio, e il merito va attribuito soprattutto a Manio Curio Dentato, che aveva fatto traforare la montagna per far defluire il fiume Velino nella valle del Nera.
Correva l’anno 271 a.C. e il console romano aveva creato la Cascata delle Marmore.
Le due aree lacustri, unite da un canale e note per essere una riserva protetta molto amata dai birdwatcher, oggi sono la patria di cormorani, aironi, garzette, gallinelle d’acqua e germani reali. Molteplici le postazioni per osservare dalle feritoie l’operosa attività dei volatili autoctoni e la distesa di salici e canneti, dove nidificano le folaghe.
VALMONTONE AL CENTRO DI TUTTO!
Come avete potuto constatare, nel raggio di una media di 30-40 Km c’è un mondo da scoprire. Il vantaggio di alloggiare a Valmontone e dintorni è quello di essere al centro di tutto, ovvero di avere tutte le località, più o meno alla stessa distanza. Così viaggiare è davvero qualcosa di speciale.