Castelli e borghi storici da visitare incantevoli e misteriosi: Il Castello Miramare di Trieste
“Andare alla conquista del territorio, concedersi momenti indimenticabili attraverso storia, cultura , tradizioni, paesaggi e sano divertimento. Sentirsi al centro di tutto spostandosi in pieno relax e tranquillità a piccole dosi… come da sempre si gusta qualcosa di veramente speciale”
IL CASTELLO MIRA MARE DI TRIESTE
Ecco il castello italiano per eccellenza per sentirsi principi e principesse per un giorno! Il castello Mira mare di Trieste è circondato da un rigoglioso parco, svetta a picco sul mare, osservando maestoso il Golfo. E’ un edificio di pregio con una vista incantevole! E’ stato fatto erigere dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo per condividerlo con la consorte Carlotta del Belgio. Decisamente un gesto da vero signore d’altri tempi! Una lussuosa dimora nobiliare che ha conservato i suoi pregiati arredi originali. Nel parco si trova anche il Castelletto: un edificio di dimensioni minori che servì come residenza provvisoria per i due sposi durante la costruzione del castello.
Lasciata l’autostrada si plana dolcemente verso il mare per qualche chilometro. i pini sembrano essere il picchetto d’onore per l’accoglienza dei visitatori. Dopo pochi tornanti emerge sul promontorio del Golfo di Trieste, maestosa bellezza e grazia: il Castello di Mira Mare. Lo stile architettonico, che va dal medioevale al barocco, occupa un’affascinante posizione panoramica. Si trova infatti in posizione a picco sul mare, all’estremità di Capo Grignano, a circa 10 km dalla città, immerso in un rigoglioso parco. Ha una simbiosi residenziale, ricca di specie vegetali rare, anche del continente americano.
Diretto magistralmente dalla storica dell’arte Andreina Contessa, che si avvale di un team composto principalmente da donne, il castello è meta di centinaia di migliaia di turisti ogni anno ed è affascinato dalla pacifica bellezza del luogo. Qui i sussurri sono quasi naturali.
La leggenda del Castello di Mira Mare è invece un triste neo nella tristissima storia d’amore della fiabesca coppia. Carlotta perse la ragione dopo l’uccisione del marito in Messico e lo splendido castello ed il romantico Castelletto divennero il triste scenario della loro vita. Un infelice destino che non permise loro di godere di questa meravigliosa dimora. Qui infatti, il fascino della realizzazione umana “dialoga” perfettamente con la natura che in quei luoghi offrendo alcuni dei suoi acuti più seducenti.
Nel Castello di Miramare Massimiliano attua una sintesi perfetta tra natura e arte
CASTELL OD IMIRA MARE LA STORIA
Il castello e il parco furono voluti dal futuro arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo-Lorena. un uomo destinato a diventare Massimiliano I del Messico. Nel 1850 si trasferì a Trieste per intraprendere la carriera militare, ma solo nel 1855 concepì l’idea di costruire una residenza privata sulla costa.
All’inizio del 1856 iniziarono i lavori e per la fine del 1860 il Castello era terminato. L’are di rappresentanza invece fu completata solo nel 1870. L’arciduca seguì personalmente sia la progettazione e anche l’allestimento del vasto parco (più di 22 ettari). All’epoca comprendeva un giardino all’inglese e all’italiana, ricco di piante rare, sculture e laghetti, che scendeva con ampi gradoni verso il mare. L’ispirazione fu la sua grande passione per la botanica che fece si che il parco antistante il Castello Mira Mare di Tieste raccogliesse specie vegetali provenienti da diverse parti del mondo.
Fu membro della Casa d’Asburgo, principe imperiale e arciduca d’Austria. Massimiliano è stato imperatore del Messico, grazie all’intervento di Napoleone III di Francia e alcuni gruppi conservatori del Paese centramericano. Ma tre anni dopo Massimiliano morì fucilato dagli oppositori (immortalato anche in un quadro di Manet). Questo a discapito delle manovre della moglie Carlotta del Belgio che era tornata in Europa per cercare disperatamente un appoggio dagli Stati europei. Fu a Roma da Papa Pio IX, a Parigi (che aveva ritirato il sostegno all’imperatore in caduta libera), e anche a Vienna dove però l’imperatore Francesco Giuseppe aveva privato il fratello più piccolo di tutti i titoli della casa regnante asburgica. Il motivo era da ritenersi nel fatto che era venuto a conoscenza dei progetti messicani poco prima della partenza, avvenuta proprio dal Castello Mira Mare di Trieste.
L’edificio aprì al pubblico nel 1929, ma per un breve periodo. L’anno successivo e fino al 1937, divenne la residenza del duca Amedeo di Savoia-Aosta e della moglie Anna d’Orleans, smettendo di essere un’attrazione turistica.
Considerata la sua posizione geografica, durante la seconda guerra mondiale, il castello divenne un luogo di particolare interesse militare per gli occupanti nazisti che, controllando il Golfo di Trieste, avrebbero potuto impedire eventuali sbarchi degli Alleati. Questi ultimi mantennero un presidio nel castello fino al 1954, ma il 2 giugno 1955 il Castello e il parco di Miramare divennero museo nazionale; quindi dal 2016 è il castello e il parco hanno ottenuto lo status di museo statale autonomo.
L’interno è costituito da oltre 20 stanze: di particolare pregio sono le Sale di Massimiliano, fra le quali la camera da letto, arredata come una cabina di nave, e la Sala del trono, impreziosita dai ritratti di tutti i regnanti della casa Asburgo.
Essendo un frequentatissimo museo statale, gli ambienti sono visitabili secondo un percorso prestabilito che si snoda dal pianoterra al primo piano dove si possono apprezzare i sontuosi arredi originali delle sale di rappresentanza, degli appartamenti privati, ricchi di opere d’arte, mobili e oggetti preziosi.
«C’è qualcosa di stranamente maestoso in un luogo come questo. È governato, per la maggior parte, da un silenzio perfetto».
Tra le tante curiosità, proprio di recente ha trovato spazio un pianoforte di metà ottocento, copia esatta di quello cui si sedeva Carlotta per suonare brani di vario genere: nell’ampia e fornita biblioteca sono infatti conservati numerosi libri di spartiti utilizzati dalla moglie di Massimiliano per suonare lo strumento.
Il parco è ricco varie specie di piante sempreverdi, fiori dalla primavera all’autunno inoltrato, esemplari provenienti dal centro e sud America, testimonianze di viaggi e gusti lontani dall’alto Adriatico, ma che ai piedi del Carso hanno trovato una nuova ragion d’essere. Così come appare attestazione di un passato non proprio remoto il cosiddetto bagno ducale, ancora escluso dai percorsi di visita, ma che è stato completamente recuperato (serviva per i bagni elioterapici e per le prime escursioni subacquee) e che si mostra in tutta la sua esclusiva, ma riservata eleganza.
Infine una vera sorpresa è la visita alla torretta che svetta sul castello. Rampa dopo rampa, in un ambiente completamente recuperato e in completa sicurezza, si sale e si giunge nella parte più alta del castello, da cui si gode un panorama mozzafiato su tutto il golfo, in compagnia dell’antico orologio perfettamente funzionante. Da lassù si ha la misura dell’altezza e dell’imponenza del castello, del parco verde che lo circonda per tre lati, e della vastità della distesa blu che riflette la maestosità architettonica. Potendo scegliere dove farsi costruire la propria dimora, 170 anni fa Massimiliano d’Asburgo dimostrò uno splendido gusto lasciandoci una pregevole opera architettonica che oggi tutti possiamo ammirare e apprezzare.
VISITA E TOUR CASTELLO MIRAMARE DI TRIESTE
Molti arredi di questa questa villa, sita sul colle di S. Vito, e tutt’ora esistente in via Tigor 23, furono fatti confluire a Mira mare per esplicita disposizione di Massimiliano. Gli echi della tragica storia di Massimiliano e Carlotta risuonano anche nel Castelletto. Qui, infatti, tra la fine del 1866 e l’inizio del 1867, i medici sorveglieranno strettamente Carlotta, colpita dai primi segni di un preoccupante squilibrio mentale.
Negli anni ‘30 del Novecento, quando il Castello è abitato dai Duchi di Savoia-Aosta. Il Castelletto diventa un museo aperto al pubblico, che vi può ammirare gli arredi del Castello che Amedeo di Savoia-Aosta non ha incluso nei suoi appartamenti.
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