COSA FARE NEL WEEKEND A ROMA: VISITARE LA BASILICA DI SAN CLEMENTE
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UN TESORO TUTTO DA SCOPRIRE
La Basilica di San Clemente e il suo complesso archeologico è uno dei più grandi tesori del mondo: un luogo amato da pellegrini, studiosi d’arte e turisti di tutto il mondo. Qui, a differenza di qualsiasi altro luogo, puoi passeggiare e conoscere i diversi strati della storia romana. Scendi sotto l’attuale chiesa nella cattedrale paleocristiana inferiore (IV secolo), dove puoi ammirare alcuni degli affreschi medievali più belli del mondo, databili dall’VIII all’XI secolo. Più in basso, alla Domus Romana (I sec. dC) e al Tempio di Mitra, attraverso uno stretto vicolo, grande edificio pubblico in cui sgorgano ancora le “acque perdute dell’antica Roma”. Sopra gli scavi si trova l’attuale cattedrale superiore (XII secolo) con magnifici mosaici, affreschi rinascimentali e un paravento in marmo (plutei) del VI secolo. Da antiche chiese, pavimenti cosmateschi e altro ancora.
COSA VEDERE ALLA BASILICA DI SAN CLEMENTE
La Basilica di San Clemente si compone di due chiese sovrapposte, sorte sopra costruzioni romane e sui resti di un tempio di Mitra. E’ un luogo dal fascino secolare, ricco di tesori d’arte e di storia e pieno di curiosità. Visitare la Basilica di San Clemente vuol dire compiere un vero e proprio viaggio in verticale, per andare alla scoperta della lunga storia della città, osservando il suo continuo evolversi durante il corso dei secoli. Scendendo ancora nei sotterranei, si visita lo splendido mitreo risalente alla fine del II secolo D.C.; Resti delle pareti di una domus romana più antica, realizzata nella seconda metà del I secolo D.C. Il mitreo si collocava nel semi interrato cripto porticus della domus e presentava soffitto a stucchi e un triclinio. Nel tempo questo ambiente viene trasformato in Mitreo e assume un altare raffigurante il Dio Mitra una delle divinità solari, nonché protettore dei re del Ponto, degli imperatori dei Parti mentre uccide un toro. Proseguendo l’esplorazione incontriamo una serie di vani più piccoli di servizio e funzionali alla celebrazione dei vari rituali, propri di questa religione. Fu originaria dell’induismo e della religione persiana e anche un dio Greco e Romano, che fu adorato nelle religioni misteriche dal I secolo a.C. al V secolo che ebbe molto seguito anche a Roma e in tutto l’Impero. Vicino questa domus troviamo una serie di stanze che appartenevano a un grande edificio pubblico che si presume facesse parte della “Moneta” o zecca imperiale costruito in questa zona nel I secolo.
LA BASILICA SUPERIORE (XII SECOLO)
Si inizia visitando l’interno della Basilica superiore con pavimentazione cosmatesca e l’atrio del XII secolo. Tra le opere più interessanti che si possono ammirare nella chiesa vi sono quelle più antiche, come i mosaici dell’abside, la Schola Cantorum, con i due amboni per le letture e il candelabro per il cero pasquale. Si tratta di un complesso medievale costruito nel XII secolo utilizzando pannelli del VI secolo dalla chiesa inferiore. Il pavimento intarsiato di marmi policromi è un esempio molto bello di stile cosmatesco. Nella cappella di Santa Caterina si possono ammirare gli affreschi, opera di Masolino da Panicale, che rappresentano l’aurora del rinascimento.
BASILICA INFERIORE ( IV SECOLO)
La seconda discesa questa volta è nei sotterranei e il primo livello visitabile è quello della Basilica del IV secolo d.C. che mostra, lungo le sue pareti, importanti affreschi dall’ VIII all’ XI secolo, periodo dell’ultima fase di vita, prima del suo interramento per la costruzione della basilica superiore. In questo luogo nella tranquillità più assoluta si respira l’atmosfera dei tempi antichi. CI si ferma stupiti ad ammirare l’affresco del Cristo fra Angeli e Santi e la rappresentazione della “Leggenda di Sisinnio” – databile tra il 1084 e il 1100. Pensate che è un’importante testimonianza del primo volgare italiano. Qui si trova anche la venerata tomba di San Cirillo. E’ patrono d’Europa, apostolo della popolazione slava e noto per aver inventato l’ alfabeto cirillico.
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