Game Hub è un’avventura in prima linea sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale, gestendo la strategia vincente del cinema da più di un secolo. Ecco la nuova competizione (al cardiopalma) tra le lumache, ma ora arriva tutto su console e visori VR, schermi e grafica 3D, animazioni Domande e trame, tante idee, ma anche affari sani. È il bello dei videogiochi, ed entra nello studio di Cinecittà da protagonista.
Audiovisual Castle ha infatti lanciato ufficialmente il suo primo “Game Center”.
Game Hub si presenta come una speciale fabbrica di contenitori dedicata a creativi e sviluppatori di videogiochi.
Nello storico campo del suono, dei laboratori iconici di scenografia, arredamento e abbigliamento degli studios di Cinecittà a Roma , è decollata anche questa start-up “incubatrice e acceleratore”. Sul palco 10 società di gioco romane composte da squadre di età inferiore ai 35 anni che hanno realizzato altrettanti prodotti. Giovani, carini e super impegnati, sono informatici, ingegneri, antropologi, sociologi, storici, designer, Ci mettono il cuore tra arte e pixel, grafica 3D e archeologia. Game Hub”. Aa cura di Giovanna Marinelli (che è anche ideatrice e organizzatrice di Roma. VideoGame Lab, festival di videogiochi, creatura con patria naturale a Cinecittà), è un progetto sperimentale nato da un accordo tra Cinecittà e Lazio. 600.000 euro di finanziamento. 60.000 euro per ogni prodotto, più un finanziamento Sony Playstation per il progetto più adatto alla sua piattaforma. Attraverso il bando, con il supporto del comitato di esperti, sono stati selezionati dieci progetti di startup di videogiochi.
Per loro possono utilizzare gli ampi locali, le sale, le attrezzature ei tavoli da conferenza della sala espositiva.
Il piano ha una sua agenda: i lavori inizieranno il 10 gennaio e proseguiranno fino ad aprile.
Imprenditori e mentori che seguiranno il team in ogni fase. L’idea è quella di concludere con una grande “giornata dimostrativa” per mostrare i risultati. Una maratona per gli appassionati di videogiochi. Il peso strategico del “Game Center” si distingue come incubatore professionale nel campo delle nuove tecnologie e dei linguaggi come ha sottolineato l’amministratore delegato di Cinecittà Nicola Maccanico. «Con il conto alla rovescia di Squidgame si parte dal game center. Cinecittà racconta un progetto futuro, sostenendo opere aperte al mondo dei videogiochi, idee legate alla realtà digitale e virtuale. Un settore industriale molto importante».
Mercoledì 1 dicembre è stato presentato ufficialmente Cinecittà Game Hub, il progetto che mira ad accompagnare e supportare dieci aziende italiane indipendenti nello sviluppo e nel rilascio di videogiochi. Il progetto Game Hub è un progetto senza precedenti in Italia.
Il suo scopo è far emergere le eccellenze dei piccoli Paesi in un mercato sempre più ampio e competitivo.
Le attività formative che si terranno a Cinecittà Studios da gennaio ad aprile del prossimo anno porteranno il team di sviluppo ad affrontare gli aspetti spesso sottovalutati della fase di sviluppo del videogioco, come la produzione e la distribuzione del prodotto. come organizzazione del lavoro. Ad accompagnare gli istruttori ci saranno ottimi partner come Sony Interactive Entertainment, Epic Games e ACER, che forniranno strumenti e competenze durante il processo di formazione.
Il tutto si concretizzerà con un Demo Day previsto per il 2022, dove le start-up presenteranno le prime versioni giocabili delle loro produzioni.
Sebbene tutti i titoli siano, per ovvi motivi, ancora in fase di pre produzione e concettualizzazione, scopriamo quali sono i dieci team selezionati per partecipare al Game Hub e quali sono i loro progetti.